martedì 29 luglio 2008

Marcello Vezzaro, mediocre esponente del nimbysmo

Marcello Vezzaro era un grande militante antibase, da sindaco di Caldogno si erse a paladino degli oppositori della nuova base americana, approvando una delibera di netta opposizione alla base, votata all'unanimità dal consiglio comunale.
Oggi il sindaco Vezzaro ha cambiato idea, giustificando la sua nuova posizione politica col cambiamento del sito dove sarebbe stata costruita la base. Est o Ovest, la differenza per lui è grande. Quindi chissenefrega di quell'ordine del giorno che il consiglio comunale approvò all'unanimità.

Ora, le possibilità sono due: o Vezzaro è un esponente di rilievo del movimento NIMBY, "non nel mio giardino", privo di valori che vadano più in là del proprio portafoglio, oppure il sindaco di Caldogno ha preso in giro i suoi cittadini.
Sinceramente, tra le due non so quale sia la più corretta, so che io, che abito a Caldogno, lo reputo semplicemente un pessimo sindaco.

martedì 1 luglio 2008

8 Luglio, l'attimo non può fuggire

Berlusconi è ripartito da dove era rimasto. Dialogo? Puh, solo demagogìa. Scelte bipartisan per rinnovare il Paese? Bah, mera campagna elettorale. A Silvio interessa solo una cosa: cambiare il sistema giudiziario italiano, metterlo sotto l'attento controllo governativo. Deve essere lui a decidere cosa è lecito e cosa non è lecito. Poco importa se è una cosa che succede solo in qualche piccola dittatura nel terzo mondo. Lui può. Gli italiani l'hanno votato per questo. E allora, Di Pietro propone di scendere in piazza, Veltroni tentenna e aspetta che i sondaggi gli dicano che posizione prendere (ma si può..?), Grillo torna alleato del vecchio amico Tonino.
Già. L'8 luglio ci sarà una grande manifestazione, con decine e decine di migliaia di partecipanti. Contro Berlusconi, e le sue leggi. Ci sarà Tonino a tuonare contrò l'illegalità, ci sarà Beppe Grillo a sfottere la Casta. Non ci sarà il principale partito d'opposizione, il Pd. Almeno così sembra. Veltroni avrà pensato che ci ha messo troppo impegno per arrivare ad una così tragica situazione nel partito, che gli sarebbe spiaciuto molto recuperare la base scontenta, unendola ancora una volta sotto le insegne dell'antiberlusconismo. Ci penserà Antonio Di Pietro, oppositore di lotta e di parlamento, contestatore senza peli sulla lingua, strenuo avversario di Berlusconi, a ricompattare il popolo della sinistra, il popolo dei girotondi, gli scontenti del Pd.

Chissà che l'Italia dei Valori non unisca tutti gli antiberlusconiani d'Italia. Diventerebbe l'ultimo grande partito di massa, altro che opposizione...