sabato 21 giugno 2008

Siamo solo all'inizio

Il Tar Veneto ha bloccato i lavori di costruzione della base militare americana a Vicenza: non vi è stata alcuna consultazione popolare.

Dicevano che era tutto deciso, che ormai era inutile continuare a sperare e lottare. Invece il Tar ci ha dato ragione. La base non verrà costruita a meno che non ci sia un tonfo del movimento anti base nella consultazione di ottobre.
Giovedì prossimo ci sarà il consiglio comunale sul Dal Molin, bisognerà revocare la delibera approvata dal centro destra e sostituirla con una nuova, aprendo le porte al referendum consultivo.

Resta un dubbio: con questa sentenza, a cosa serve un quorum, che tra l'altro non è legalmente previsto per i referendum consultivi? Rischieremmo di perdere una battaglia nella quale oggi siamo molto vicini alla vittoria.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Mhh. Oggi Ignazio (Benito Maria) La Russa ha detto che lo Stato ricorrerà in appello.

Il quorum, anche se non previsto, serve per dare forza al risultato del referendum che, altrimenti, sarebbe molto più facilmente attaccabile da parte di Stati Uniti e Sì Dal Molin, così come potrebbe essere giudicato irrilevante dal No dal Molin e quindi non risolvendo la situazione.
Certo. E' una sfida portare al voto 35mila persone ma penso sia necessario affrontarla, e vincerla, per evitare di spendere soldi "inutilmente" ossia senza cambiare lo stato attuale delle cose.

Giovanni Diamanti ha detto...

sì,ma aveva un senso per cambiare il parere dello stato che, oggi, per bocca dell'autorità giudiziaria, è cambiato. cioè, se oggi il referendum non si facesse più, il dal molin non si farebbe.

Anonimo ha detto...

comunque è una sospensiva. bisogna vedere cosa decide il consiglio di stato ,e soprattutto penso che silvio farà di tutto per fare il regalino all'amministrazione americana

Anonimo ha detto...

Caro Giovaani. Come già ti ha ricordato il tuo omonimo il ministro La Russa ha dichiarato: "Una sospensione del TAR non si nega a nessuno." (fonte Corriere del Veneto di domenica 22/06/08). C'è da passare l'ostacolo del Consiglio di Stato. E per passarlo, a quanto pare, basterà mettere per iscritto l'accordo verbale tra i due stati precedentemente deciso. Per me il referendum rimane un segnale importante da dare alle istituzioni italiane ed americane.

Anonimo ha detto...

nyk,condivido appieno.
aspettiamo con ansia dei sondaggi ,consigliere

Giovanni Diamanti ha detto...

quello è certo, ma intanto ragioniamo sui dati attuali.

comunque, secondo il giudizio del tar non basta un accordo verbale, ed accordi ufficiali non ci sono e non ci sono mai stati.
comunque io non ho mai messo in dubbio la necessità di fare il referendum, solo oggi non è più necessario un quorum.